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Perché la maggior parte degli outlet sono di abbigliamento?

Perché la maggior parte degli outlet sono di abbigliamento?

Una delle domande che ci vengono più spesso poste è: “Perché la maggior parte degli outlet sono di abbigliamento?“. Tentiamo di dare risposta a questa domanda.

Il settore abbigliamento (e calzature) a differenza di molti altri settori industriali ha una serie di caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto al sistema distributivo degli outlet. Tentiamo di elencarne alcune:

 

  • E’ caratterizzato da una altissima stagionalità. I capi estivi vengono generalmente prodotti l’estate prima o al massimo durante l’inverno. A fine stagione i punti vendita si trovano a dover svuotare i magazzini ed il negozio per far posto ai capi della nuova stagione.
  • E’ caratterizzato da un grande cambiamento di tendenze tra una stagione e la successiva. Generalmente può risultare difficile per un punto vendita pensare di mettere in magazzino i prodotti invenduti per riproporli l’anno successivo perché potrebbero essere diversi dalle nuove linee e quindi difficilmente vendibili.
  • E’ caratterizzato da ricarichi piuttosto elevati. Non è raro che un capo raddoppi il suo prezzo dalla fabbrica al produttore e lo raddoppi nuovamente nel passaggio dal produttore al venditore.

I primi due punti rendono gli outlet molto interessanti per i venditori mentre l’ultimo punto consente margini per poter proporre sconti estremamente interessanti agli acquirenti.

Ovviamente esistono altri settori che utilizzano la formula degli outlet ma non riescono, per un motivo o per l’altro, ad avere la stessa convenienza per tutti, aziende produttrici e consumatori. E’ ad esempio possibile incontrare diversi validi outlet di materiale sportivo ma come noterete, gli sconti difficilmente arrivano al 50% mentre nel settore abbigliamento possono raggiungere il 90%.


2 Commenti

  1. Gestisco un piccolo negozio di abbigliamento da quasi 20 anni e devo dire che sbarcare il lunario è difficilissimo se non impossibile. Si deve fare i conti con orari impossibili ed affitti e tasse mangiano la maggior parte dei guadagni.

    Non posso quindi essere d’accordo con voi quando affermate che i negozi di abbigliamento praticano ricarichi altissimi. Se le tasse, i centri commerciali ed i vari balzelli burocratici fossero inferiori anche i ricarichi lo sarebbero.

    • Gentile Flavio,

      innanzitutto grazie per aver dato il tuo contributo alla discussione.

      Siamo assolutamente certi che gestire un piccolo punto vendita oggi non è assolutamente facile; ed il settore abbigliamento è probabilmente uno dei più difficili e competitivi. Basta guardarsi attorno per rendersi conto che ormai la maggior parte dei negozi propongono abbigliamento e di quanta sia l’offerta e la concorrenza.

      Ma, paradossalmente, un così alto numero di negozi di abbigliamento, calzature ed accessori può vivere solo ed esclusivamente grazie al fatto di poter praticare ricarichi che altri settori si sognano. Oltre a ciò, e tu che è del settore non può non saperlo, spesso sono le stesse case di moda ad “imporre” un prezzo di vendita al quale il negozio non può sottrarsi se vuole continuare a trattare quel brand.

      Ciò che si afferma nell’articolo non è che sia facile aprire o gestire un negozio di abbigliamento ma che la stagionalità ed gli alti ricarichi praticati mediamente nel settore, rendono gli outlet particolarmente convenienti per tutti: venditori ed acquirenti.

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